La malattia da coronavirus 2019 ( Covid-19 ) in forma grave è associata a un'infiammazione disregolata.
Gli effetti del trattamento di associazione con Baricitinib ( Olumiant ), un inibitore della Janus chinasi, più Remdesivir ( Veklury ), non sono noti.
È stato condotto uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, per valutare Baricitinib più Remdesivir negli adulti ospedalizzati con Covid-19.
Tutti i pazienti hanno ricevuto Remdesivir ( 10 giorni o meno ) e Baricitinib ( 14 giorni o meno ) oppure placebo ( controllo ).
L'esito primario era il tempo alla guarigione. L'esito secondario chiave era lo stato clinico al giorno 15.
Un totale 1.033 pazienti sono stati sottoposti a randomizzazione ( di cui 515 assegnati al trattamento combinato e 518 al controllo ).
I pazienti che hanno ricevuto Baricitinib hanno avuto un tempo mediano al recupero di 7 giorni rispetto a 8 giorni con il controllo ( rate ratio per la guarigione, 1.16; P=0.03 ) e probabilità di miglioramento dello stato clinico superiori del 30% al giorno 15 ( odds ratio, OR=1.3 ).
I pazienti che hanno ricevuto Ossigeno ad alto flusso o ventilazione non-invasiva al momento dell'arruolamento hanno avuto un tempo alla guarigione di 10 giorni con il trattamento di combinazione e 18 giorni con il controllo ( rate ratio per la guarigione, RR=1.51 ).
La mortalità a 28 giorni è stata del 5.1% nel gruppo combinazione e del 7.8% nel gruppo controllo ( rate ratio per la morte, RR=0.65 ).
Gli eventi avversi gravi sono stati meno frequenti nel gruppo combinazione rispetto al gruppo controllo ( 16.0% vs 21.0%; differenza, −5.0 punti percentuali; P=0.03 ), così come le nuove infezioni ( 5.9% vs 11.2%; differenza, −5.3 punti percentuali; P=0.003 ).
La combinazione Baricitinib e Remdesivir è risultata superiore a Remdesivir da solo nel ridurre i tempi di recupero e accelerare il miglioramento dello stato clinico tra i pazienti con Covid-19, in particolare tra quelli sottoposti a terapia con Ossigeno ad alto flusso o ventilazione non-invasiva.
La combinazione è stata associata a un minore numero di eventi avversi gravi. ( Xagena2021 )
Kalil AC et al, N Engl J Med 2021; 384: 795-807
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