Nel 2015, il laboratorio dell' Ebola Treatment Center a Coyah in Guinea, ha confermato la malattia da virus Ebola ( EVD ) in 286 pazienti.
La soglia del ciclo ( Ct ) di un test RT-PCR ( reazione a catena della polimerasi - trascrittasi inversa ) specifico per il virus Ebola e 13 parametri di chimica ematologica sono stati misurati al momento del ricovero e durante il ricovero.
Il trattamento con Favipiravir ( Avigan ) è stato offerto ai pazienti con malattia da virus Ebola come uso compassionevole.
Per ridurre i bias nei dati grezzi, i ricercatori hanno accuratamente selezionato 163 pazienti su 286 con malattia da virus Ebola per uno studio retrospettivo con l'obiettivo di valutare le associazioni tra potenziali fattori di rischio, alterazioni dei risultati di chimica ematologica, trattamento con Favipiravir ed esito.
Il tasso di caso-fatalità nei pazienti trattati con Favipiravir è risultato inferiore rispetto ai pazienti non-trattati ( 42.5% [ 31 di 73 ] versus 57.8% [ 52 di 90 ]; P = 0.053 mediante analisi univariata ).
Nell'analisi di regressione multivariata, una più alta soglia di ciclo e una più giovane età erano associate alla sopravvivenza ( P inferiore a 0.001 ), mentre il trattamento con Favipiravir non ha mostrato alcun effetto statisticamente significativo ( P = 0.11 ).
Tuttavia, l'analisi di Kaplan-Meier ha indicato un tempo di sopravvivenza più lungo nel gruppo trattato con Favipiravir ( P = 0.015 ).
Lo studio ha anche mostrato cambiamenti caratteristici nei risultati della chimica ematologica nei pazienti deceduti, rispetto ai sopravvissuti.
In conclusione, in linea con lo studio JIKI, questo studio retrospettivo ha rivelato una tendenza al miglioramento della sopravvivenza nei pazienti trattati con Favipiravir.
L'effetto del trattamento, tuttavia, non è risultato statisticamente significativo, ad eccezione della sua influenza sul tempo di sopravvivenza. ( Xagena2019 )
Kerber R et al, J Infect Dis 2019, 220, 195-202
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