Le terapie per interrompere la progressione della malattia da coronavirus 2019 in fase iniziale ( Covid-19 ) rimangono non ben definite. Tra queste, il plasma convalescente somministrato a pazienti ospedalizzati non ha avuto successo, forse perché gli anticorpi dovrebbero essere somministrati precocemente nel corso della malattia.
È stato condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo sul plasma convalescente con alti titoli di IgG contro l'infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti adulti più anziani entro 72 ore dall'insorgenza di sintomi lievi di Covid-19.
L'endpoint primario era la malattia respiratoria grave, definita come una frequenza
respiratoria di 30 respiri al minuto o superiore, saturazione di ossigeno inferiore al 93% mentre il paziente respirava aria ambientale, o entrambi.
Lo studio è stato interrotto anticipatamente al 76% della dimensione del campione previsto perché i casi di Covid-19 nella regione dello studio sono diminuiti notevolmente e l'arruolamento costante dei pazienti nello studio è diventato praticamente impossibile.
In totale sono stati sottoposti a randomizzazione 160 pazienti.
Nella popolazione intent-to-treat, la grave malattia respiratoria si è sviluppata in 13 pazienti su 80 ( 16% ) che hanno ricevuto plasma convalescente e in 25 pazienti su 80 ( 31% ) che hanno ricevuto placebo ( rischio relativo, RR=0.52; P=0.03 ), con una riduzione del rischio relativo del 48%.
Un'analisi intent-to-treat modificata che ha escluso 6 pazienti che avevano avuto un evento endpoint primario prima dell'infusione di plasma convalescente oppure placebo ha mostrato una dimensione dell'effetto maggiore ( RR=0.40 ).
Non sono stati osservati eventi avversi sollecitati.
La somministrazione precoce di plasma convalescente ad alto titolo contro il virus SARS-CoV-2 ad anziani con infezione lieve ha ridotto la progressione della Covid-19. ( Xagena2021 )
Libster R et al, N Engl J Med 2021; 384: 610-618
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